Gli altri
BONUS edilizi

 

I cosiddetti bonus “minori”

Oltre al Superbonus che prevede la maxi detrazione del 110% delle spese sostenute, esistono diversi altri Bonus edilizi che, se prevedono detrazioni inferiori si possono però applicare nei casi o per le lavorazioni in cui  Superbonus non è applicabile.

I Bonus Edilizi “minori”

Oltre la maxi detrazione al 110% del Superbonus, esistono altri bonus  edilizi, cosiddetti “minori” in quanto prevedono essenzialmente una detrazione inferiore rispetto a quella veramente unica del Superbonus. Ad oggi essi sono:

  • bonus ristrutturazione casa del 50%,
  • ecobonus “ordinario” del 65%
  • sismabonus “ordinario” (anche acquisti) dal 50-85%
  • bonus rimozione barriere architettoniche del 75%
  • bonus facciate del 60%

La Rete si occupa direttamente anche di tutti i Bonus suddetti, che propone ed applica nei casi e per le diverse tipologie di intervento non comprese nell’ambito del Superbonus.

Il calendario delle scadenze è differenziato ed esistono regole completamente diverse per le opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito, ma sono comunque quasi sempre tra loro cumulabili, ovviamente per lavorazioni diverse, così da consentire di ridurre al minimo le quote di “accollo” in capo alla proprietà.

‍Come per il Superbonus anche per tutti gli altri Bonus minori c’è oggi l’obbligo del visto di conformità e delle asseverazioni tecniche (tranne che per gli interventi di edilizia libera di importo non superiore a 10.000 euro, fatta eccezione per il bonus facciate), ‍ma grazie alla lunga esperienza accumulata negli anni ed al know-how specifico dei numerosi professionisti e delle diverse Società di Rete PASS in materia di interventi edili, di detrazioni fiscali e credito d’imposta, la Rete è in grado di fornire il necessario supporto tecnico e fiscale per ogni tipologia di cliente e di intervento.

I Bonus Edilizi sono uno strumento di vantaggio fiscale per la riqualificazione e valorizzazione del Patrimonio Edilizio ESISTENTE e, quindi, non sono utilizzabili per la NUOVA Edificazione

Per finanziare gli interventi con l’utilizzo intelligente dei Bonus Edilizi esistenti è indispensabile una accurata progettazione Tecnica ed Economico-Procedurale

Bonus Ristrutturazione al 50%

 

È stato prorogato fino alla fine del 2024 il bonus ristrutturazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che prevede la detrazione Irpef del 50% da ripartire in cinque anni, con un limite massimo di spesa detraibile di 96.000 euro per unità immobiliare.

Ma sono state prorogate fino al 2024 anche l’opzione della cessione del credito e dello sconto in fattura. Il “bonus casa del 50%” spetta per gli immobili ad uso residenziale e sulle relative pertinenze per gli interventi di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo e restauro e ristrutturazione edilizia.

La manutenzione ordinaria rientra nell’agevolazione solo nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali.

EcoBonus al 65%

L’ecobonus ordinario con detrazione Irpef o Ires del 65%, da ripartire in dieci anni, è stato prorogato fino alla fine del 2024. Si tratta di un’agevolazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica su unità immobiliari o edifici esistenti.

È stata prorogata a fine 2024 anche la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. È tuttavia necessario ricordare che il Decreto Antifrodi ha esteso l’obbligo di visto di conformità e asseverazione della congruità dei prezzi per chi sceglie la cessione del credito.

Possono chiedere l’agevolazione:

  • i condomìni e le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni e i nudi proprietari
  • tutti i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali) con riferimento ai fabbricati strumentali che utilizzano nell’esercizio della loro attività imprenditoriale
  • gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale; le associazioni tra professionisti;
  • IACP e cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

SismaBonus dal 50% all' 85%

Sismabonus Ordinario

Il Sismabonus  è una detrazione Irpef o Ires riconosciuta a privati o società che effettuino lavori per mettere in sicurezza immobili adibiti ad abitazione o ad attività produttiva, ubicati nelle zone 1, 2 e 3 ad alto rischio sismico.

Per il sismabonus la proroga è prevista fino al 31 dicembre 2024. Il limite massimo di spesa è pari a 96.000 euro che nel caso di edifici condominiali verrà moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che costituiscono ogni edificio.

L’importo detratto verrà rimborsato in quote annuali della durata di cinque anni. In alternativa si potrà optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito con obbligo di presentare il visto di conformità e l’asseverazione della congruità dei prezzi.

La percentuale che si può portare in detrazione è variabile in funzione della tipologia di intervento e dell’anno che in cui sono state sostenute le spese. In merito alla tipologia di intervento antisismico è possibile accedere a diversi tipi di agevolazione:

  • per le singole unità immobiliari si ha una detrazione che va dal 50 al 70% nel caso si consegua la riduzione di una classe di rischio e dell’80% in caso di riduzione di due classi di rischio.
  • per gli interventi eseguiti su parti comuni di un edificio condominiale si ha una detrazione del 75% nel caso di riduzione di una classe di rischio e dell’85% qualora si passa a due classi di rischio inferiori.

Per conoscere l’esatta percentuale di detrazione è necessario l’intervento di un progettista dell’intervento strutturale.

Sismabonus Acquisti

L’acquisto di una casa antisismica consente di fruire del Sismabonus. Chi compra un immobile demolito e ricostruito nei Comuni in zone sismiche 1, 2 e 3 godrà del beneficio di portare in detrazione una parte importante del prezzo d’acquisto.

‍Si potrà usufruire del Super Sismabonus acquisti 110% solo se il rogito è stato stipulato entro il 30 giugno 2022. Dopo questa data, e fino alla fine del 2024, sarà possibile accedere al sismabonus acquisti ordinario pari al 75% se la ricostruzione ha apportato la riduzione di una classe di rischio rispetto all’immobile demolito, e all’85% se si è passati a due classi di rischio inferiori.

Ma uno dei requisiti imprescindibile per ottenere il beneficio è che l’impresa costruttrice o che ristruttura provveda alla vendita dell’immobile entro 18 mesi dalla conclusione dei lavori.

 

Bonus barriere architettoniche al 75%

 

La manovra 2022 ha apportato modifiche anche in tema di rimozione e superamento delle barriere architettoniche che non rientrano nel 110%.

Saranno agevolate con detrazione Irpef del 75% (invece del 50% prevista) le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, con un tetto:

  • di 50.000€ per le abitazioni unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti e dotati di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
  • di 40.000€ per ciascuna unità che compone i condomini da 2 a 8 unità immobiliari
  • di 30.000€ per ciascuna unita in condomini dalle 9 unità immobiliari in su.

La detrazione fiscale potrà essere utilizzata dagli aventi diritto:

  • direttamente in dichiarazione dei redditi in 5 quote annuali di pari importo
  • scegliendo le opzioni alternative dello sconto in fattura e della cessione del credito direttamente in dichiarazione dei redditi

Tra li interventi effettuabili c’è l’installazione di ascensori, montacarichi, montascale, piattaforme elevatrici; la costruzione di rampe; l’adeguamento di servizi igienici, di impianti elettrici e domotici, la ristrutturazione di viali di accesso per ipovedenti e la sistemazione di posti auto con creazione di parcheggio riservato ai disabili.

Gli aventi diritto alla detrazione del 75% sono i condomìni e gli edifici unifamiliari ma anche le strutture ricettive, le società sportive, le sale culturali, i cinema e i teatri privati.

E l’Agenzia dell’Entrate ha chiarito che i lavori sono agevolabili anche se nell’edificio non sono presenti persone disabili o over 65.

L’agevolazione del 75% è prevista anche per le spese di smaltimento e bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito e per i sistemi di building automation degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche.

 

Bonus Facciate al 60%

 

La Legge di Bilancio 2022 ha confermato il bonus facciate fino al 31 dicembre 2022 ma l’aliquota agevolata è scesa dal 90 al 60%. Tra gli interventi ammessi c’è il recupero o il restauro della facciata degli edifici.

Sono inclusi la pulitura e la tinteggiatura esterna; interventi su fregi, ornamenti e balconi e interventi sulle strutture opache verticali della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino più del 10% dell’intonaco della superficie lorda complessiva dell’edificio.

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Il SuperBonus 110%

Lo strumento normativo giusto per risparmiare tutte le spese fatte per ammodernare e valorizzare i tantissimi fabbricati condominiali di cui è pieno il Paese, efficientandoli energeticamente e rendendoli più sicuri sismicamente.

Il Format Operativo di Rete PASS

La Procedura Operativa di RetePASS per raggiungere gli obiettivi di efficientamento e sicurezza prefissati, sfruttando i benefici del Superbonus e degli altri Bonus edilizi

Rete PASS, in qualità di Partner di ENEL X e dell’Istituto CASACERTA, ha messo a punto un Sistema Procedurale Integrato di Attività Tecniche, Esecuzione Lavori e Garanzie per il miglioramento statico (miglioramento sismico  locale o con salti di classe e/o abbattimento e ricostruzione) e l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio privato, grazie al quale garantisce il risultato di efficienza e sicurezza ricercato a costo ZERO per la proprietà.